Sabato 27 maggio, al Castello dell’Acciaiolo di Scandicci, si è parlato di scuola e inclusione. E’ stata l’occasione per riflettere su quanto il percorso verso una forma accettabile di reale inclusione sia ancora lungo e necessiti di un profondo sforzo da parte di tutti sia a livello culturale che organizzativo.
Abbiamo però voluto anche valorizzare le iniziative e i progetti che in questa direzione la nostra associazione porta avanti, nel suo piccolo, da oltre vent’anni nel tentativo di diffondere la conoscenza sui temi della disabilità e far diventare la scuola un luogo più accogliente.
Progetti sempre in aggiornamento ed in evoluzione perché la scuola non resti isolata ma sia il punto di partenza per un vero e proprio “percorso di vita”.
Dal convegno è emerso come l’intervento del C.U.I. si sia fondato negli anni sulla crescita umana, ideando e sviluppando percorsi destinati non solo agli studenti, ma anche a quella parte del personale docente che attraverso percorsi di formazione ha conosciuto modalità relazionali più funzionali al ruolo di educazione e sostegno verso gli alunni con fragilità.
Grazie alla determinazione della presidente e del consiglio direttivo, alla passione dei numerosi volontari e al sostegno dei vari professionisti, l’associazione ha cercato di spingersi sempre oltre, migliorando e creando nuovi progetti che potessero rispondere il più possibile alle domande del territorio.
Tre sono i temi cardine dell’operato della nostra associazione messi in luce durante la giornata del 27 maggio:
- INCLUSIONE, sostenere le famiglie nel “riappropriarsi” della vita sociale e uscire dall’isolamento in cui spesso si ritirano.
- QUALITA’ DI VITA delle stesse persone con disabilità e contestualmente delle loro famiglie. In alcuni contesti, la nascita o la presenza di una persona con disabilità, può creare grandi squilibri all’interno della famiglia e dinamiche disfunzionali. L’associazione nel suo piccolo ha sempre cercato di alleggerire il più possibile certe situazioni, sostenendo le famiglie.
- PROGETTO DI VITA Avere una disabilità non significa non avere nessuna abilità e soprattutto non significa non meritarsi un gruppo di amici e compagni con cui andare a mangiare una pizza, giocare a bowling o vivere insieme in autonomia. Da qui nasce l’importanza di un percorso di vita costruito con la persona in sinergia con la famiglia, i servizi e il contesto sociale di riferimento.